“Sono nato in mezzo ai profumi del Recioto e dell’uva che fermenta, e fin da quando avevo 5 o 6 anni mi divertiva molto aiutare mio padre e mio nonno, pressando l’uva con la nostra vecchia pressa… Per questo scelsi di fare gli studi di agraria, e in seguito, quando iniziai a lavorare, con i primi soldi che riuscii a mettere da parte comprai i miei primi 6 mila metri di terra…”
La lavorazione delle uve di Fabio Tezza comincia nella piccola soffitta adibita a cantina, dove con il padre mette ad appassire i grappoli. Era il 1992, nel 2003 gli sforzi e la passione costruiscono pezzo su pezzo ogni parte della cantina attuale. Si aggiungono pazientemente anche i primi strumenti per la trasformazione e l’affinamento delle uve, dai serbatoi di fermentazione a temperature controllata alla pressa automatica, botti, barrique e serbatoi in acciaio stoccare i vini.
I vini Contràmalini sono avvalorati da accorgimenti nella fase produttiva, come la temperatura controllata e le pratiche di rifollamento e follature. Non di meno l’uso di l’azoto come antiossidante, prodotto all’interno della struttura stessa, per evitare
Grazie a semplici accorgimenti come il controllo della temperatura, la pratica dei rimontaggi e delle follature, l’uso dell’azoto (prodotto in azienda con un proprio generatore) per evitare di dover usare antiossidanti dannosi per la salute, e grazie alla scelta di fare affinamenti lunghi in contenitori di legno, i vini Contrámalini hanno acquistato negli ultimi anni una personalità sempre più spiccata, senza mai tradire allo stesso tempo le caratteristiche inconfondibili regalate dalla vallata di Marano: freschezza, sapidità, equilibrio.