I vigneti della cantina Rovellotti, attorno a Ghemme, occupano 25 ettari delle Colline Novaresi: la loro posizione, esposta alle correnti d’aria alpine, è particolarmente adatta alla coltivazione delle varietà autoctone del Nebbiolo, della Vespolina, del Vitigno Innominabile e della Bonarda, in quanto qui trovano il micro clima ideale per sviluppare peculiarità aromatiche impareggiabili, grazie anche alle differenze di temperatura fra il giorno e la notte.
La componente molto acida del suolo rende le uve molto particolari, e infatti esse e forniscono un’ impronta stilistica ben precisa ai vini prodotti. La matrice argillosa, che ritroviamo nelle vicine risaie novaresi, trattiene l’acqua come una spugna, a tutto vantaggio della crescita dei grappoli, che si presentano mediamente grandi e con un rapporto superficie-buccia ottimale.
Secondo una precisa scelta vendemmiale, dalla superficie destinata alla produzione di Ghemme, le uve possono essere destinate, alternativamente, alla vinificazione di Ghemme D.O.C.G. e Ghemme D.O.C.G. Riserva, oppure di Colline Novaresi D.O.C. Nebbiolo e Colline Novaresi D.O.C. Rosso.
La cantina Rovellotti è un’azienda a conduzione familiare dedita all’attività della viticoltura da oltre seicento anni, secondo regole e metodi tramandati da una lunga tradizione e coniugati a un approccio moderno, che vede nella sostenibilità e nell’innovazione tecnologica una solida continuità.
Rovellotti è oggi un punto di riferimento per la produzione di vini sotto le denominazioni D.O.C.G. e D.O.C. con un totale orientamento alla qualità e al rispetto delle caratteristiche e peculiarità delle sue uve. Il suo mercato di riferimento è costituito da consumatori consapevoli, attenti e curiosi, e il suo obiettivo è quello di dare loro piena soddisfazione, incontrandone le più alte aspettative con ogni prodotto.
Le terre di mezzo del novarese, ovvero le dolci colline che separano la pianura di grano, mais e risaie dalla catena delle Alpi, contribuiscono a creare il fascino di un paesaggio da secoli profondamente antropizzato. Quella Pianura Padana sorvegliata dal Monte Rosa, resa ordinata dal lento e paziente lavoro contadino, lascia il posto a formazioni moreniche e vulcaniche che allo stesso modo recano in modo fiero l’impronta umana: sono i vigneti, filari e filari di piante disposte pazientemente come corone sui capelli ondulati, baciati dal sole, dissetati dalla pioggia, nascosti e protetti dalla nebbia.
Il sonno invernale li può mostrare malinconicamente legati e costretti dall’alacre operosità dei vignaiuoli, ma in estate e autunno, con l’esplosione colorata e luminosa dei grappoli d’uva, le viti si liberano felici dal dominio umano, in un trionfo di vita.
8,40 ettari destinati alla produzione di Ghemme D.O.C.G..
1 ettaro circa per la produzione di Colline Novaresi D.O.C. Nebbiolo.
1,5 ettari circa per la produzione di Colline Novaresi D.O.C. Vespolina.
4,5 ettari dedicati alla coltivazione del Colline Novaresi D.O.C. Vitigno Innominabile.
0,5 ettari circa destinati al Colline Novaresi D.O.C. Bonarda.
2,5 ettari destinati alla produzione di vino da tavola comune.